COSA È LA VARIANTE "HUNTER FIELD TARGET"

Prima variante:
Hunter Field Target

Questa variante del Field Target prevede l'uso di qualsiasi arma ad aria compressa, springer o pcp, di qualsiasi calibro, a colpo singolo oppure multicolpo, purché l'arma sia dotata di calciatura nella sua condizione originale oppure, se successivamente personalizzata o sostituita, la calciatura stessa non preveda l'applicazione di accessori quali bipodi, pesi per il bilanciamento e così via o elaborazioni ed estensioni particolari.

Anche le ottiche sono a libera scelta del tiratore, tuttavia - a seconda delle gare - possono essere stabiliti i fattori massimi di ingrandimento applicabili.
Il tiratore deve sempre decidere e regolare il proprio fattore di ingrandimento ottico prima dell'inizio della gara, poi i cannocchiali a ingrandimento variabile sono normalmente sigillati con nastro adesivo dal Direttore di gara per evitare successive regolazioni.

Non è possibile usare neppure la regolazione della parallasse: per questo motivo molto spesso le sofisticate e potenti ottiche da Field Target non sono molto utili nella variante Hunter Field Target e possono al contrario provocare alcuni problemi pratici di gestione.
Sono invece consigliate dagli specialisti le ottiche abbastanza leggere, anche variabili, ma con un massimo di 10 ingradimenti, per evitare inconvenienti dovuti alla messa a fuoco alle varie distanze di tiro.

Le sagome e la loro ambientazione sono le medesime usate nel classico Field Target: possono essere situate a distanze comprese tra 5 e 60 yarde (4,5 - 55 metri) e di solito sono poste nel range compreso tra 10 e 45 yarde (9 - 41 metri).

La Hit-zone è solitamente di 40-45 mm, tuttavia - per i bersagli posti a distanze inferiori a 30 yarde (27,5 metri) - possono essere adottati appositi riduttori della Hit-zone per portarla intorno ai 25 mm di diametro.

Il punteggio assegnato è differente da quello del Field Target: di norma è 0 (zero) se la sagoma è mancata, 1 se la sagoma viene colpita ma non abbattuta, 2 punti se la sagoma viene colpita e abbattuta (e quindi è centrata la Hit-zone).
Alcuni bersagli possono poi essere trattati come quelli del Field Target e assegnare al concorrente un solo punto e solo se vengono abbattuti.

Una regola fondamentale prevede che sull'arma, sulla calciatura e sull'ottica è vietato apportare qualsiasi regolazione dopo l'avvio della gara, e se questa norma è infranta è applicata la pena della squalifica immediata dalla competizione.

Inoltre questa prima variante del Field Target può prevedere che il percorso sia effettuato anche soltanto da due concorrenti, che si arbitrano e controllano l'un l'altro: tuttavia una eventuale squalifica di uno dei due concorrenti porta inevitabilmente anche alla squalifica dell'altro, anche e soltanto per una semplice correzione sul foglio di gara, che invece deve avvenire solo ed esclusivamente a cura di un Ufficiale di Gara.

È necessario prendere visione del regolamento italiano per controllare le norme adattate alla nostra realtà nazionale e quindi applicabili nel nostro Paese, in particolare per quanto riguarda le potenze espresse dalle armi.

Il Regolamento italiano prende spunto dalla normativa britannica adottata dalla UKAHFT - United Kingdom Association for Hunter Field Target.
 

Chi può praticare
questa variante

Può essere praticata da tutti, iniziando da un minimo di 10 anni di età.