Era da tempo che volevo scrivere un articolo su questo modello. La mia attenzione e’ stata rivolta a qualcosa che non riguardasse solo una descrizione puramente estetica o meccanica ma che ne descrivesse piu’ nel dettaglio le sue ottime caratteristiche di precisione e di facilita’ d’uso .
In questo piccolo articolo provero’ a fare una breve ma allo stesso tempo sufficiente descrizione del modello, condividero’ le prove cronografiche effettuate ed i diversi raggruppamenti ottenuti durante i test effettuati al poligono di Tiro a Segno di Napoli.
Verra’ successivamente illustrato come la stessa pistola munita di una piccola ottica ed usata in appoggio e simulando la ben nota tecnica del bench rest, possa dare risultati strabilianti in termini di precisione ad ulteriore prova delle sue ormai indiscusse qualita’ costruttive.
La pistola oggetto di questo articolo si chiama Weihrauch HW 40, prodotta dalla famosa quanto apprezzata casa Tedesca Weihrauch & Weihrauch Sport GmbH & Co.KG situata nella citta’ di MELLRICHSTADT.
(http://www.weihrauch-sport.de/seiten/en ... fault.html )
Eccola come si presenta dopo l’acquisto :

Si tratta di un modello rappresentante la famiglia delle PCA, acronimo dal seguente significato : Pre Compressed Air .
In semplici parole questo sistema e’ formato da una piccola precamera avente un certo volume, che viene riempita d’aria dopo aver azionato una pompa manuale che solitamente e’ solidale con il castello dell’arma. Il castello viene aperto totalmente facendolo ruotare come si evince dalla



Si puo’ udire in questa fase un piccolo sibilo provocato dall’aria che entra attraverso un foro presente nel cilindro principale della pompa. Il risucchio d’aria e’ causato dalla decompressione originatasi durante l’arretramento del pistone che scorre all’interno della pompa stessa. Simultaneamente viene anche udito un click causato dal precaricamento del grilletto ed inserimento della sicura automatica.
Si passa quindi al caricamento del pallino inserendolo nella culatta che diventa visibile ed accessibile all’interno del castello, si procede infine a richiudere lo stesso.


Un piccolo sforzo e’ richiesto durante la chiusura di quest’ ultimo, ma con la pratica diventa semplice, ripetitivo e del tutto naturale durante l’intera esecuzione del gesto.

La sicura si disingaggia semplicemente spostandola in avanti ed e’ situata sul lato sinistro del modello. La stessa puo’ essere ingaggiata nuovamente se si ritiene utile farlo ai fini della sicurezza.

Una delle caratteristiche meglio apprezzate in questo modello e’ sicuramente la qualita’ del grilletto. E’ senza ombra alcuna il miglior grilletto in 2 tempi in circolazione su armi di questa fascia di prezzo. Risulta gia’ settato in fabrica a valori ottimali, vi e’ in ogni caso la possibilita’ tramite regolazione di un grano posto all’interno dello stesso di operare sulla sensibilita’ in maniera da accontentare i piu’ esigenti. Dalla seguente


Con le caratteristiche su descritte “out of the box” e considerando che tra un colpo e l’altro il volume di aria incamerato ed usato e’ sempre lo stesso si puo’ facilmente comprendere come mai tale modello risulta essere molto preciso. Questo sistema richiede per contro all’utilizzatore un piccolo sforzo fisico ad ogni colpo, dovendo necessariamente ogni volta ripetere l’intero procedimento.
La canna è completamente in acciaio, di ottima fattura, come da tradizione Weihrauch.
Presenta un'ottima finitura esterna brunita, ed e’ internamente solcata da 12 microrigature.

Come precedentemente accennato, prima di richiudere la pistola occorre incamerare il diabolo, inserendolo in culatta e facendo attenzione che non sporga da questa, pena il danneggiamento dell’oring di tenuta, descritto successivamente.
Una volta richiuso il carrello, la culatta va ad allinearsi al transfer port, il foro attraverso il quale l’aria liberata al momento dello sparo spinge violentemente dietro la gonna del pallino incamerato.
La tenuta dell'aria è garantita da una guarnizione oring, che conviene mantenere sempre umida con olio per evitare il suo deperimento con l’uso.

Sopra il castello si trova la tacca di mira, regolabile nelle 2 direzioni e realizzata in metallo brunito. Ai lati della tacca di mira, sono stati ricavati due fori, all'interno dei quali è stato fissato un piccolo inserto di fibra ottica gialla, del diametro di 0,4 mm.

Nella parte anteriore del castello si trova il mirino provvisto di un inserto di fibra ottica di colore rosso di diametro di 0,6 mm. e tre luci che vogliono rappresentare un compensatore di volata :

Ecco un'altra


Questo modello e’ anche fornito di una scina da 11 mm ( caratteristica non molto comune nelle pistole ), situata sulla parte superiore del castello, per permettere il montaggio di una piccola ottica o di un puntatore rosso o in alternativa, oleografico.

In definitiva posso sicuramente affermare che si tratta di un prodotto capace di stupire gli appassionati per le sue doti di flessibilità. Puo’ essere usata come strumento per un sano plinking casereccio o usata al poligono come propedeutico al tiro accademico, per poi passare quando e se necessario ad un modello piu’ specialistico per questa specialita’ . L’ottimo progetto le ha confermato in questi anni di uso una ottima nomea e diffusione in tutto il mondo , simbolo di grande qualita’ e precisione ad un giusto prezzo.
PROVE DI TIRO
Passiamo adesso alle prove di precisione / cronografiche per conoscere un po piu’ nel dettaglio le molte possibilita’ che questo modello e’ potenzialmente capace di regalarci.
Vorrei premettere che il primo modello lo comprai nel 2006, ne rimasi subito colpito dalla sua precisione ma un pochino deluso per quanto riguarda la sua potenza che si aggira intorno ai 3,5 joule o poco piu’.
Eccovi proposte alcune


In questa prima


In questa altra


In questa terza



Queste 2 rosate fatte a 10 e 15 metri rappresentano una testimonianza dell’epoca utilizzando l’ottica BSA su menzionata.
Per quanto riguarda la precisione di questa pistola mi ritenevo allora molto soddisfatto dei risultati ottenuti, per quanto riguarda invece la potenza, fui incuriosito da un nuovo modello che mi catturo’ “ letteralmente”.
In data Novembre 2009 pubblicai nei maggiori siti e forum di aria compressa Italiani degli articoli scritti in lingua inglese e tradotti da me in Italiano riguardanti questo nuovo modello chiamato Webley Alecto, trovati in rete o in riviste specializzate Inglesi a cui sono ormai un accanito lettore da diversi anni.
Si scopri in seguito che in realta’ la marca madre era Turca e non inglese, il vero nome del modello era quello di Zoraki HP 01.
Avevo visto in questa “nuova arrivata” le caratteristiche della ottima HW 40, ma con la possibilita’ di avere piu’ potenza , potendo effettuare piu’ pompate ad ogni ciclo di sparo.
Tutti voi sapete come la vicenda e’ andata a finire, quello che speravo e’ diventata realta’, riusci con questi miei interventi a creare un enorme numero di appassionati nel nostro paese e da li, convincere l’importatore ad iniziare le pratiche di catalogazione fu un passo del tutto naturale.
Ma torniamo alla nostra HW 40, il primo modello da me acquistato fu’ ceduto ad un amico. A distanza di qualche anno, nonostante nel frattempo venni in possesso della “mia” tanto sognata ed agognata… Zoraki, ne ho acquistato un secondo esemplare a riprova di quanto possa avermi positivamente colpito durante quella prima esperienza.
Come anticipato nelle prime righe di tale articolo, le prove sono state fatte nel Poligono di Tiro a Segno della Sezione di Napoli, alla sola distanza di 10 metri.
Nel modello acquistato di recente, ho voluto migliorare il sistema di attacco del compensatore. Mentre prima lo avevo fissato anche sotto l’azione rendendolo solidale alla stessa, questa volta l’ho fissato solamente alla guardia del grilletto ed in posizione obliqua rendendolo libero da tutto il resto come negli archi e consentendogli in “ teoria “ di lavorare al meglio.
Da questa


Ho quindi condotto dei test utilizzando la posizione a due mani ( meglio conosciuta come Weawer Stance ) e non quella prettamente accademica non avendo familiarita’ con quest’ ultima.
Per la prova ho utilizzato solo JSB Exact da 0,547 grammi ma provando tre diversi calibri : 4,50 4,51 e 4,52 nel tentativo di trovare quello piu’ congeniale a questo modello ed esprimendo miglior precisione.
Vorrei precisare che la pistola puo’ ottenere ottimi risultati sia con pallini leggeri tipo Geco per intenderci, sia con i pesantissimi Baracuda Match ( provare per credere ).
Ad ognuno di voi la scelta a seconda dell’utilizzo che ne volete fare.


In dettaglio potete vedere gli adesivi circolari usati , sono stati usati diversi colori e diversi diametri oscillanti tra i 8 mm ed i 25 mm. Lo scopo era di capire i limiti di questi nuovi sistemi di mira utilizzanti le fibbre ottiche in situazioni di scarsa luminosita’ ed in situazioni di luce quali per esempio una giornata di sole.


I peggiori ( per modo di dire ) risultati sono stati ottenuti con i 4,51 mentre con i 4,50 e 4,52 i risultati sono stati quasi sovrapponibili. Un piccolo miglioramento nel restringimento della rosata e’ sempre stato ottenuto con i 4,52.
Il mio giudizio finale e’ stato anche confermato con l’utilizzo dell’ottica, i 4,52 sono risultati la migliore combinazione.




Come potete vedere dai risultati, sono molto scarso nell’uso dell’arma corta, preferisco sicuramente la carabina ed uso dell’ottica.
I risultati in ogni caso sono stati notevoli per la mia poca esperienza con le pistole, con molti colpi quasi doppiati ed altri un po piu’ larghi. Sono sicuro che chi tra voi e’ piu’ portato all’utilizzo dell’arma corta puo’ ottenere dei risultati migliori.
Come prevedevo e ricordavo dal precedente modello, con l’utilizzo di una piccola ottica e tirando in posizione da seduto , utilizzando un treppiede tipo bench rest, i risultati sono cambiati drasticamente.

Allo scopo di migliorarne il confort durante la presa, ho usato una Grip in gomma morbida della HOGUE :

Ho utilizzato una Konus da 4 ingrandimenti fissi con reticolo Fine Duplex, sul coperchio della torretta verticale ho incollato una bolla che mi permetteva con facilita’ di controllare in fase di mira l’orizzontalita’ della stessa per evitare errori di canting :
( http://www.riflescopelevel.com/cant_errors.html )

Per chi non fosse pratico di reticoli, il Fine Duplex e’ il quinto della prima fila contando da sinistra verso destra del grafico seguente :

Ecco un'altra


Ed i risultati :







Come potete vedere le rosate sono sempre state contenute entro il centimetro, solo in alcuni casi vi sono stati dei colpi fuori causati dal vento che faceva dondolare il bersaglio attaccato alla trave tramite degli occhielli metallici :

Alla prova velocitaria i JSB Exact hanno generato una media di 118 m/s e relativi 3,8 joule, con un picco di 120,5 m/s

ecco di seguito una stringa velocitaria di 20 colpi :
1- 116,6
2- 117,2
3- 118,6
4- 117,7
5- 116,6
6- 116,7
7- 118,3
8- 119,2
9- 120,5
10- 117,8
11- 118,2
12- 117,0
13- 117,3
14- 117,8
15- 116,8
16- 118,6
17- 119,1
18- 120,0
19- 118,9
20- 119,0
Con una SD di soli 3,9 metri al secondo, risultati totalmente ininfluenti sul test finale, e' stata ancora una volta data grande prova di costanza tra un tiro e l’altro, questa HW 40 continua a stupire.
Che dire ragazzi, io la consiglio a chiunque voglia inizare questo bellissimo hobby, modello capace di dare grandi soddisfazioni sia al neofita sia al piu’ smaliziato tiratore. Nonostante l’uso di polimeri risulta molto rubusta e facile da usare. Che la usiate con ottica, puntatore laser, ottica oleografica o semplicemente con tacca di mira e mirino non ve ne pentirete, la piccola ma grande HW 40 sara’ sempre pronta a stupirvi.

Nella speranza di aver condiviso nell’interesse collettivo di tutti noi, appassionati e non, altri dati utili
un caro saluto da Fabio, alias………..Sniper70.